L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

9 ott 2006

TATUAGGI CHE PASSIONE

Ciao ragazzi, nel post di ieri ho accennato riguardo la mia passione per il tatuaggio, e così mi son chiesta perchè non condividerla con voi?
Iniziamo con qualche accenno etimologico (ho detto bene?!). La parola "tatuaggio" nasce da due derivazioni: "Ta", che in polinesiano significa "colpire" qualcosa e "Tatau" che in tahitiano significa "marcare" qualcosa.
La storia del tatuaggio, ci riporta a 5000 anni fà.
Pare che il primo tatuaggio fù causato per incidente. Probabilmente qualcuno si ferì, strofinò la parte colpita con una mano sporca di fuliggine e cenere e una volta guarito si rese conto che il segno, come una cicatrice, non andò più via.
Ma passiamo un pò a qualche curiosità. Come facciamo a sapere che quest'arte era già conosciuta in tempi antichissimi?

Scoperta di OtziEtà del bronzo:
nel 1991, se ben ricordate, fù trovato su una montagna tra l'Austria e l'Italia, Otzi, il famoso "uomo dei ghiacci".
A parte la straordinaria conservazione (Otzi ha 5000 anni ed il suo corpo si è mantenuto benissimo), sul suo corpo sono stati trovati 57 tatuaggi, tra questi una croce sull' interno del ginocchio sinistro, sei linee diritte 15 centimetri lungo i reni e numerosissime linee parallele lungo le caviglie.
La posizione dei tatuaggi suggerisce che furono, probabilmente, applicati per ragioni terapeutiche (artrite).


Lembo di pelleCultura Pazyryk:
nel 1948, a 120 miglia dal confine tra Russia e Cina, degli archeologi russi scoprirono un gruppo di tombe (kurgans), sulle montagne Altaj tra la Siberia occidentale e meridionale.
Furono trovate mummie pazyryk risalenti a 2.400 anni fà.
I pazyryk, erano un popolo di cavalieri e guerrieri formidabili che vivevano nelle steppe tra l'Europa dell' Est e e l'Ovest dell'Asia.
Purtroppo non ci hanno lasciato dei manoscritti, ma i loro manufatti parlano da soli. Riproduzione tatuaggio mummia
Nelle loro tombe, a parte i resti dei loro corpi e dei loro cavalli, il famoso archeologo Rudenko trovò anche selle (ed altre attrezzature per l'equitazione), una carrozza, dei tappeti, vestiti, gioielli, strumenti musicali, amuleti ed addirittura una pipa per fumare hashish.
Tornando al tatuaggio, Rudenko posò la sua attenzione sulla mummia di un uomo morto approsimativamente sui 50 anni.
Buona parte del corpo era deteriorato ma fortunatamente le zone restanti mostravano dei tatuaggi stupefacenti e chiarissimi: un asino, un ariete di montagna, due cervi stilizzati ed una bestia fantastica tatuata lungo il braccio.

Punti e linee...Egitto:
nel 1891, alcuni archeologi scoprirono i resti mummificati di Amunet, una sacerdotessa devota ad Hathor (la Dea dell' Amore), a Tebe, vissuta tra 2.160 ed il 1.994 AC.
Le braccia e le cosce di Amunet sono decorate con punti e linee, e sotto l'ombelico c'è un curioso motivo ellittico.
Anche un'altra mummia (una danzatrice) dello stesso periodo di Amunet riporta una trama di punti (come se fossero tanti diamantini) lungo le braccia ed il torace ed in oltre alcune cicatrici sulla zona pubica. Si pensa che questa ubicazione sia collegata alla fertilità.
In seguito, tutte le mummie rinvenute appartenenti al 1500 AC ( mummie di danzatori, canzonettisti etc) riportano in forma più elaborata tatuaggi realizzati con disegni geometrici e punti accompagnati da tatuaggi raffiguranti il Dio Bes.
C'è da dire, in fine, che il periodo durante la terza e quarta dinastia egiziana fù il periodo di massima espansione per il tatuaggio perchè gli schiavi addetti alla costruzione delle piramidi, provenivano dalla Grecia, Persia ed Arabia.
Nel 2.000 AC l'arte di tatuare si era ormai protesa anche nel Sud-Est asiatico, grazie agli Ainu (nomadi asiatici) che si spostarono nelle terre del Sol Levante.
Per maggiori info.

Cultura giapponeseGiappone:
della presenza del tatuaggio in Giappone nei tempi più remoti, ce ne parlano le statuette di creta e le statue rinvenute in alcune tombe risalenti al 3.000 AC.
Statuette che avevano la funzione di accompagnare il defunto nell'oltretomba marchiate inevitabilmente con tatuaggi dal significato magico religioso.
Le prime fonti che ci parlano di questa affascinantissima pratica, ci giungono da un trattato cinese compilato nel 297 DC.





Tatuaggio SamoanPolinesia:
i tatuaggi polinesiani, fin dai tempi remoti, sono considerati i più intricati e complessi.
I polinesiani credono che il loro mana (potere spirituale) filtra attraverso i loro tatuaggi. Tutto ciò che conosciamo oggi, riguardante questa tradizione, è stato tramandato da secoli attraverso leggende, canti e rituali cerimoniali.
Nel 1787, i primi europei a metter piede sul suolo "samoan", erano membri di una spedizione francese. E' curioso pensare che questi ultimi, una volta in patria, han riferito che gli indigeni samoa sembravano completamente vestiti anche se allo stesso modo erano completamente nudi (!!!), perchè i loro corpi erano completamente tatuati, dalla testa ai piedi.

Per gli hawaiani, nella loro tradizione, il tatuaggio, come già detto precedentemente, era conosciuto come "kakau" e questi si dedicarono a quest'arte "spirituale/decorativa" non solo per ornamentazione e distinzione, ma anche per proteggere la loro salute e il loro benessere spirituale. Le donne erano generalmente tatuate sulle mani, sulle dita, sui polsi e qualche volta anche sulla lingua.
Capitribù Maori 1910Nella Nuova Zelanda troviamo invece il tatuaggio più impressionante di tutta la Polinesia: il maori. Il loro tatuaggio, chiamato "moko" nel loro linguaggio, riflette la loro raffinatissima abilità artistica.

Indonesia:
il Borneo è uno dei pochi luoghi di tutto il mondo dove il tatuaggio non ha subito influenze e metamorfosi, bensì è rimasto lo stesso di quello di migliaia di anni fà. Essendo che molte tribù dell'entroterra non hanno avuto quasi mai contatti con il mondo "moderno", hanno preservato tanti aspetti della loro vita tradizionale, tatuaggio incluso.
I disegni del borneo hanno formato la base del comunissimo tatuaggio occidentale conosciuto con il nome di "tribale".

India e Thailandia:
Hanuman, in India, era simbolo di forza. Il mitico monaco è ancora oggi l'icona che prende parte più frequentemente alle creazioni popolari della Thailandia e del Myanmar ed i monaci tatuano sul proprio corpo la sua figura incorporando i propri poteri magici nel tatuaggio.
Solo le donne sono escluse da questa tradizione, in quanto in primis non è concesso ai monaci di toccare una donna ed in fine perchè i tailandesi credono che quest'ultime non hanno bisogno di una spinta addizionale dato che sono già forti di per sè.

Scarnificazione - Sepik River initiation - crocodile scarification. Korogo village, 1975. Franz LuthiAfrica:
in Africa, dove la popolazione ha la pelle scura, è difficile realizzare un tatuaggio vero e proprio così, le varie tribù hanno sviluppato un'altra tecnica (decisamente brutale per me), chiamata "scarnificazione". La scarnificazione avviene alzando un lembo di pelle facendo un taglio con un coltello e poi introducendo nella ferita sabbie speciali o ceneri che una volta rimarginate lasciano cicatrici in rilievo con il risultato di vere e proprie "creazioni braille".






Antica Grecia e Roma:
i greci appresero l'arte del tatuaggio dai persiani (le loro donne erano affascinatissime da questi marchi esotici) così come da loro l' appresero i Romani.
Scrittori come Virgilio, Seneca e Galeno raccontano che i primi ad essere tatuati furono gli schiavi ed i criminali.
Alcuni scritti ritrovati ad Efeso, addirittura indicano che nei primi anni di dominio, l' Impero Romano tatuava sui propri schiavi importati dall'Asia la scritta "tassa pagata".
Nel IV sec., quando Costantino divenne imperatore, proibì ai soldati, ai gladiatori ed addirittura agli schiavi, di tatuare la loro faccia, in quanto lui pensava che la faccia dell'uomo era creata a somiglianza di Dio e non andava assolutamente sfigurata.

Celti:
i celti erano un popolo tribale e apprezzavano molto la body art. Utilizzavano una pianta chiamata guado (Isatis tinctoria) da cui ricavavano dei pigmenti blu e solitamente disegnavano delle spirali, singole, doppie ed a volte anche triple. Il soggetto principale della tradizione celtica, resta comunque lo "knotwork", una sorta di creazione stilizzata astratta e/o con soggetti animali e vegetali, con linee che formano complessissime trecce che si tessono su loro stesse e che simboleggiano la continuità della vita.

Centro e Sud America:
in Perù sono state trovate altrettante mummie inca tatuate. In Messico, per i Maya, il tatuaggio era addirittura considerato una forma di coraggio.
Quando i conquistadores nel 1519 approdarono sulle coste del Messico, non solo inorridirono alla vista di statue "orribili", quasi come diavoli, che gli indigeni adoravano come Dei, ma lo furono ancor di più quando videro le facce di quegli stessi demoni tatuate sulla loro pelle.

America del Nord:
secondo alcuni scritti da parte di alcuni gesuiti i primi a tatuare la pelle nell'America settentrionale, furono gli "Chickasaw" (del tronco Hoka-sioux), notevolissimi guerrieri che marchiavano la loro pelle come simbolo di riconoscimento, ed anche le donne Inuit a cui veniva tatuato il mento come identità di gruppo e status maritale.
Il primo negozio di tatuaggi permanenti a New York fu costruito nel 1846 ed i primi a tatuarsi furono i soldati delle Forze Armate durante la guerra civile.
Samuel O'Reilly inventa la prima macchina elettrica per tatuaggi nel 1891.

Marinai:
sono i marinai che hanno inventato il tatuaggio bidimensionale, colorato e che si avvicina allo stile dei cartoni animati.
I disegni maggiormente tatuati dagli "uomini del mare" sono fiori, cuori, sirene, navi ancòre, serpenti, uccelli e nomi.

Criminali:
Per molto tempo il tatuaggio era principalmente amato dai marinai ma ancor di più dai... criminali!
In prigione il tatuaggio viene anche adoperato come simbolo di riconoscimento per le varie gang che nascono dietro le sbarre.
Questi tatuaggi rivelano davvero molte cose come: chi sei, a che gang appartieni, perchè sei dentro, che princìpi e credenze hai (sei religioso, razzista etc), per quanti anni devi rimanere in galera, e addirittura quante persone hai ucciso!
Colui che ha l'immagine di una ragnatela tatuata sotto il gomito dimostra che ha sicuramente commesso degli omicidi.

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