L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

25 feb 2008

THE SISTER OF THE LIONS

Ieri ho conosciuto la suora più spassosa di tutti i tempi, dopo Sister Act, è lei! Suor Teresa!!!!
Nel convento delle benedettine, a san Biagio, in Aversa, ieri tirava aria di novità. Siamo andati a salutare suor Consiglia e suor Biagina io, mia madre, Peppe e mia sorella Ilenia e una volta accomodate nella sala comune, queste ci hanno comunicato l'arrivo di una nuova sorella, arrivata appena giovedì dalla Nigerya.
E' stato "amore" a prima vista. Era lì, rotondetta, con la sua pelle scura, i denti bianchissimi, una continua risata sulle labbra, la faccia leggermente schiacciata, così come il suo naso a patata. Cercava di parlare italiano ma era troppo presto. Si corrucciava alle parole di suor Biagina, che parlando in napoletano, la prendeva in giro, ma lei non potendo capire si limitava "semplicemente" a schiattarsi di risate. Ho ostentato il mio inglese da 4 soldi e così, essendo l'unica a parlarlo, mi sono intrattenuta con lei in una lunga chiacchierata. Mi ha parlato della sua terra, del suo convento. Mi ha detto che aveva scritto un libro e che aveva preso i voti a 14 anni (mi pare che adesso ne ha 41). Diceva di essere un'amica e un'amante dei leoni. Che i leoni lì nel suo villaggio sono di casa, così come da noi i gatti, che lei dava loro da mangiare con le sue mani e che li accarezzava dolcemente. E' così che l'ho battezzata "the Sister of the lions".
Naturalmente anche a questa affermazione si è piegata in due dalle risate. Non faceva che ripetere che voleva portarci tutti in Nigerya, e che una volta tornati avremmo portato con noi 4 leoni da mettere nel chiostro del convento (di clausura). Le ho anche detto che somigliava a Sister Act e lei pare aver capito, tanto che è scoppiata a ridere!
Mi ha chiesto quando sarei tornata lì al convento. Le ho detto appena potevo... e lei molto contenta mi ha detto che non vedeva l'ora che lo facessi!
Una volta usciti dal convento, io e Peppe siamo andati ad un centro commerciale e lì le ho comprato un libro per bambini che narra la vita di Gesù (giusto perchè ha un linguaggio semplice semplice) e un peluche di un leone che ruggisce quando gli premi il naso. Non vedo l'ora di portarglielo! Chissà se glielo lasceranno tenere nella sua stanza. A volte dimentico che è un convento di clausura ma se solo conosceste le nostre amiche "dal velo nero" capireste che frizzanti persone sono!

18 feb 2008

VIAGGETTO A BARCELLONA : CONTINUA...

Ciao amici!
Tristemente annuncio il mio rientro in questa valle di lacrime...!! Solo pochi giorni fà passeggiavo per il Barri Gotic e adesso mi ritrovo in questa schifezza di città!!! Ah! Me tapina...
L'inizio di questa giornata lavorativa non è stato dei migliori, infatti già scopro che in questo scantinato di ufficio (sono letteralmente in una ex grotta/cantina adibita ad ufficio) è finito il gas nella bombola della stufa, e ovviamente passeranno un paio di giorni prima che venga ripristinata di nuovo. Per distrarmi dalla triste realtà voglio raccontarvi com'è andata lì a Barcellona... Inutile dire che era la città splendida di sempre, piena di vita, di colori, di giovani, di etnie diverse e profumi diversi. Il nostro ostello era letteralmente una schifezza, ma per il tempo che ci abbiamo trascorso... non abbiamo avuto nemmeno occasione di lamentarci dei letti perchè crollavamo subito appena ci stendevamo!!! Dalle 9 del mattino fino alle 23 di sera eravamo in giro. Siamo stati davvero dappertutto: Rambla, Boqueria, Barceloneta, Barri Gotic, Parco Guell, Cattedrale, Sagrada Familia, Montjuic e vari musei. L'unica delusione, non siamo riusciti a vedere in funzione la Fuente Magica (io l'avevo già vista ma ci tenevo che la vedesse Peppe...). Pazienza!
La Rambla era coloratissima come sempre, c'era un casino pazzesco (!!!) e molti artisti di strada. Ho rivisto gli stessi di anni fà tipo Giulio Cesare, l'uomo con la testa tagliata nella padella, i due personaggi in bicicletta con gli scheletri e l'uomo invisibile! New entry, un agitatissimo Michael Jackson e un acrobata vestito da calciatore che faceva centinaia di palleggi con 3 palloni di cuoio.

C'erano tantissimi fiori, tanti animali nelle gabbiette, delle rane stranissime che sembravano di porcellana, topolini minuscoli, criceti, furetti, porcellini d'india, galline, galli, tartarughe, paperette e tanti tanti pappagalli!!!! Un pò mi dispiaceva vederli lì, ho ancora il ricordo di alcuni criceti impazziti che a tutti i costi volevano venir fuori dalle loro gabbiette camminando su e giù su due zampe...!! Siamo stati alla Boqueria, il mercato popolare della città dove vendevano frutta di mille tipi, la più assurda, pesce freschissimo e spesso stranissimo, e carni (niente di esaltante in questo). Ho mangiato il fiore del cactus ed ho scoperto che non solo è bellissimo ma è buonissimo. Si chiama pitaya ed è un frutto fuxia dal sapore dolce, tipo una sorta di kiwi, ma più delicato e assolutamente non aspro.

Vicino la Boqueria, ho mangiato poi la paella più buona che ho assaggiato in vita mia, naturalmente vegetariana, che devo assolutamente provare a fare a casa!! A Peppe ho fatto provare quella mista, la classica di carne e pesce, che è stata richiesta per la sera del mio compleanno, il 27 Febbraio, perchè ormai è di rito cucinare per tutti gli invitati piatti etnici e sfiziosi senza ridurmi alle solite pizzette di rosticceria.

Ho rivisto con piacere una sala espositiva dedicata a Dalì (da non confondere con la casa-museo che sta a Figueres, nella sua città natale), e li mi sono sbizzarrita a fare un casino di foto. Non posso postarle tutte, ma vi concedo quella con i prosciutti in bella mostra, stravaccata sulla mitica poltrona bocca. Ci sono tantissime stampe, disegni, fotografie della sua vita. Molte sono anche le sculture, che spesso richiamano i suoi dipinti più particolari. Interessante è la sala sotterranea, al buio, da cui si accede scostando un drappo rosso sangue. Ci sono tante piccole sculture deformi e le foto del suo funerale.

Sfiniti quanto mai siamo anche giunti al Parco Guell, uno tra i più famosi del mondo artisticamente parlando, questo perchè nella sua immensità, sono state costruite strutture, colonne, piazzette, tutto secondo il pensiero di Gaudì. Vi lascio immaginare archi storti, colonne pendenti, decorazioni a mosaico e forme irregolari. Nel parco, ci sono un' infinità di colombi ma ogni tanto sbucano anche dei simpatici pappagalli verdi. Il primo incontro con un pappagallino, è stato in pausa pranzo, quando, mentre buttavo sulla strada delle briciole di pane per i colombi, questo è sceso da un ramo in picchiata e si è fregato il pezzo di pane pù grande, per poi ritornarsene sull'albero. Meravigliata della presenza del pappagallino, ho chiesto ad un' agente della sicurezza se era normale che ci fossero pappagalli nel parco, e lei mi ha risposto che non era il solo ad essere lì, bensì ce n'era una colonia che era scappata da una gabbia all'aereoporto e che si era adattata lì, nidificando. Ma questo forse non sembra niente di speciale! La cosa bella è che mentre ero sdraiata al sole si è appollaiato vicino a noi uno stranissimo uccello...
Assurdo! Probabilmente si sono accoppiati un colombo ed un pappagallo dando vita ad un coloratissimo ibrido!!!!!


12 feb 2008

COSA SI E' DISPOSTI A FARE


... per eliminare le imperfezioni del nostro corpo?

Attendendo la fine della mia giornata lavorativa, mi sono messa sul web a curiosare come sempre, e cosa scopro? Digitando su Google le parole chiave "viso, segni, acne" nei primi risultati troverete il link di un'azienda chiamata Elicina.
Fin quì tutto tranquillo... cliccando sul collegamento però scoprirete che Elicina è il marchio di una efficace (come dicono loro) crema rigenerante a base di.... bava di lumaca.

Puah! Ma quello della medicina non doveva essere progresso? Non arriveremo mica alle ali di pipistrello neh?!

8 feb 2008

TATUAGGIO BIANCO: CUT HERE

Ormai è tutto collegato: giorno di paga, giorno di progetti, giorno di spese!
Finalmente, dopo avermi fatto "spantecare" ben bene, il mio titolare ha mollato lo stipendio e così, adesso, a conti fatti, posso mentalizzare e organizzare tutti i miei bei programmi.
A parte il fatto che la settimana prossima parto per 4 giorni, per raggiungere la mia amata Barcelona, avrei messo nella lista dei desideri, un nuovo tatuaggio.
Vi ricordate la mia esperienza con il tatuaggio monocromatico rosso? La fenice dell'estate scorsa?
Bene, dopo essere rimasta felicemente e completamente soddisfatta, la mia mente bacatina ha dato vita, e ieri sera anche forma, a quello che sarà il mio prossimo tatuaggio.
Sempre monocromatico. Bianco.
Questo che vedete sotto è l'esempio del risultato di un tatuaggio bianco (fregato su Flickr -_-).
E' un vedo non vedo che fatto nei punti giusti è una vera e propria delizia.

La mia idea era quella di imprimere un disegno che non riducesse semplicemente ad un' immagine e basta, ma un simbolo che diventasse un tutt'uno con la mia pelle. Un simbolo che si amalgamasse con l'epidermide così da sembrare realmente parte di me. Mi hanno sempre affascinato i tatuaggi al decoltè ma, pur avendo tatuaggi abbastanza grandi ed evidenti in altri punti, mi hanno sempre frenata un pò, perchè essendo esplicitamente "in bella vista" mi avrebbero potuto creare un pò di problemucci nella società. La mia soluzione? Il bianco. Un bianco candido. Un bianco leggero. Come una smagliatura.
E così ieri ho creato il MIO tatuaggio bianco:

Adesso è arrivato solo il momento di decidere: inglese o italiano? Mi piacerebbe ricevere dei pareri!!! Fatemi sapere!!!! Il posto ovviamente è indiscutibile... altezza cuore ;)