L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

17 gen 2007

COLLEZIONANDO MICROBI

Sono bloccata quì a casa, con raffreddore, tosse e microbi di contorno.
Fuori piove, e la cosa non mi dispiace abbastanza, se non fosse che stasera ho le prove con il gruppo (in cui suono il basso), domani pure, e dopodomani ancora, con un secondo gruppo, dove invece dovrei cantare (che Dio me la mandi buona).
Ieri sono stata da una dottoressa che mi ha vivacemente ripreso quando io e mia sorella abbiamo confessato di ingurgitare compresse di amplital come m&m's.
Ci ha fatto notare che è tutto un discorso di difese immunitarie e che se buttiamo giù antibiotici come acqua fresca ad un minimo raffreddore, il nostro organisimo non si abituerà mai a combattere virus apparentemente di poco conto. Ma la mia domanda è... se non si hanno abbastanza giorni a disposizione per guarire, come correre al riparo?
Prendiamo il mio caso: dopodomani ho la prima prova con il secondo gruppo... posso mai cantare come Louis Armstrong? La risposta è ... Si...! almeno, come Anastasia, passo alla storia della musica come donna bianca dalla voce nera! Tornando seri, pare che ci siano rimedi per questo fastidiosissimo naso gocciolante e questa tosse asfissiante. Vediamone qualcuno da mettere in pratica subito:


Bere tantissimo. In malattie di raffreddamento, è importante assumere quanti più liquidi possibili (acqua, thè, tisane).
Questo aiuterà le mucose respiratorie a favorire l'eliminazione dei muchi in eccesso.

Assumere molta vitamina C, per contrastare l'insorgere del raffreddore.

Lenire la gola irritata con spray al timo e alla propoli.

Vestirsi adeguatamente ed evitare gli ambienti troppo caldi per evitare i fatali sbalzi di temperatura.

Vi sembra poco? Provate a seguire alla lettera questi rimedi, senza saltarne nemmeno uno. Io è da ieri che non tocco medicine e già sembra di sentirmi meglio.

E pensare di collezionare qualche virus... vi è mai passato per la testa?
Ma no! Non parlo di tossire in un barattolo e di chiuderlo in fretta e furia ermeticamente!
Da sempre si collezionano elefantini, paperette e cagnolini di peluches, ma finalmente una strepitosa alternativa è nata: i microbi da collezione!
Sono tanti, morbidi, coloratissimi e simpaticissimi!

La sera potrete addormentarvi tranquillamente mentre da una mensoletta della camera sono lì a scrutarvi gli occhietti di una peste bubbonica, di una indifesa gonorrea e di una vivacissima mononucleosi, senza dimenticare il raffreddore comune e l'alitosi!
Ne troverete una vasta gamma su Shopping Multiplayer ad un prezzo accessibilissimo!

6 gen 2007

LA TUA FOTO LA NOSTRA STORIA

Cari amici, dal mese scorso, sono entrata a far parte dell'associazione fotografica FOTOSCIO' di Aversa.
Domani ci sarà la nostra prima mostra e ve ne parlo con il petto gonfio di soddisfazione visto che sui manifesti e sugli inviti è stata scelta una delle foto da me proposte: quella della mia bisnonna Letizia Fasanari. Si è vero, tra una settimana sarà un'altra volta dimenticata, ma io ve ne parlo con orgoglio.
Non so se posso accennarvi dell'altro a riguardo quindi aspetterò la fine della mostra per descrivervi la storia che "narrerò" nei prossimi tre giorni...

AVERSA - Sarà inaugurata questo fine settimana, domenica 7 gennaio alle ore 18.00 presso l’ex macello la prima mostra fotografica dell’Associazione Fotosciò “La tua foto la nostra storia” patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Aversa. “L’esposizione di immagini storiche - spiega il vicepresidente Giuseppe Panza - realizzate attraverso la rielaborazione ed il rilettura di foto d'epoca ha l'obiettivo di ricostruire uno spaccato della nostra storia e dei nostri costumi, dagli inizi del novecento agli anni sessanta. La mostra non propone nulla di nuovo se non la riflessione su un qualcosa che il tempo ha affievolito. Le settanta fotografie in esposizione: un militare che parte per il fronte e che non è mai più tornato, l’aggregazione negli antichi cortili assolati, rappresentano occasione unica di dialogo con la memoria”. La neoassociazione, che conta cinque sei fondatori Giuseppe Panza, Edoardo Ciardiello, Javier Marcel Cabrera, Sonia Ziello, Giuseppe Perfetto e Carmine Capuano, ha preferito questo tour della memoria alla più scontata presentazione di proprie opere fotografiche d’esordio, affrontando, attraverso queste immagini raccolte con la gente e tra la gente, un percorso complesso e profondo. Tutti avranno il loro ritratto, ogni avvenimento si fissa con qualche scatto. Non c’è matrimonio che non si constati con l’immagine di una coppia in abiti da nozze; non c’è nascita in cui il bambino non sia condotto davanti all’obiettivo. La fotografia ha istituito un’autentica illustrazione dello stato civile.

4 gen 2007

VACANZE FINITE...

Cari amici, eccomi tornare a scribacchiare un pò mentre sgranocchio finocchi per rimediare alle scostumatezze delle vacanze natalizie.
Che dire... le ho passate che una meraviglia! La mia famiglia, gli amici, l'atmosfera, le risate, il camino, i regali ed in fine Merano! Tutto decisamente stupendo.
Purtroppo eccomi quì nella tana nascosta in un vicoletto della mia città, che come avrete capito dai post passati, non porto proprio nel cuore... rimanendo in tema frattaglie oserei dire che la porto sullo stomaco... peggio dei peperoni.
Ripensare quindi a Merano mi sembra un sogno. Come premesso, è stata messa sotto sopra. Iniziando dall'hotel, dove eravamo l'unica "famigliola" del Sud che rideva animatamente a tavola e che mangiava a sbafo, che cazzeggiava giù per il passirio, entrando nei bar più raffinati con una presenza tutt'altro che raffinata, rispondendo agli sguardi imperterriti delle vecchie bacucche "tetesche" con sorrisoni a 32 dentacci ed occhi da fuori e che ancora, si scompisciava alla stazione, alle 7 del mattino, calandosi nei panni di altoatesini saltellando felici e imitando balletti del posto. Modestamente a Kakà me lo metto in tasca, o come diciamo a Napoli "o teng comme all'ultem buttòn rà vrachett" (ti porto come l'ultimo bottone della chiusura dei pantaloni)
Ho visitato il museo di Otzi ed ho visto la mummia con i miei occhi: impressionante. Peccato che il museo era privato, tutto arraffato dalla provincia autonoma di Bolzano, quindi per un ricordo o una fotografia, dovevi pegnorare un rene nel negozio souvenir.
Ho visitato il museo della Donna ovviamente privato, ma foto o meno ne è valsa la pena, in quanto ricco di informazioni e ben curato.
Chiaramente non mi sono fatta sfuggire nemmeno un giorno i Mercatini di Natale ma un'esperienza indimenticabile è stata sicuramente visitare il Castello Principesco della città e vedere (anche se da lontano) il Castel Tirolo, il più importante castello della regione.
Un'altra esperienza indubbiamente divertente e rilassante allo stesso tempo, l'ho vissuta alle Terme.

Beh immaginare le terme di per sè, già risulta un pensiero rilassante, ma scoprire che è possibile coccolarsi tra le bolle in Open Air poi...
Eh già perchè queste terme hanno la particolarità di essere istallate sia in un' ambiente chiuso che all'aperto, tra le montagne innevate! Ed i prezzi poi ottimi, solo 8€ ogni due ore di trattamento! A Pasqua, una settimana, e chi ce la toglie...!
Il Capodanno è stato spassoso, a parte il conto alla rovescia sul Passirio, dove ognuno andava letteralmente per i fatti suoi, e i ragazzacci punk che si prendevano a pugni tra le bottiglie rotte sulle note di My Sharona, io mia madre e mia sorella, abbiamo optato per via Cassa di Risparmio, dove all'entrata di questa, era stato allestito un palco su cui si sono scatenati i "William T. and The Black 50'”, bravissimi altoatesini in veste preasleyana! Ho ballato per 2 ore no-stop in prima fila!!!! (...ed il batterista era così affascinante...)