L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

31 ott 2006

IL BLOGGHINO

Pazza, pazza, pazza per i generator.
E' più forte di me, quando ne vedo uno, devo subito provarlo.
Dai più stupidi a quelli più assurdi.
Ne vado matta come i popcorn al burro, come la cheescake, come il profumo di vaniglia, come il sushi ed i mohnschnecke, potrei andare all'infinito dato il mio palato sopraffino!
Insomma è una vera mania.

ImageChef
Questo sito invece è strabiliante... da la possibilità di personalizzare un casino di immagini, eccovene una prova:

Pacchetto di sigarette
Schiavi del fumo?! Questo fa davvero per voi!

Generatore di Fulmini
Una tempesta energetica che porta il tuo nome!

Wanted Poster
Il mitico manifesto dei ricercati! Metti una taglia sulla tua testa! ;)

DookyWeb Avatar
Carinissimo generator per creare avatar personalizzati... davvero molto molto sfizioso!

FELICE HALLOWEEN A TUTTI

Felice Halloween a tutti voi!
Non me ne frega niente se c'è chi dice che Halloween non è una festa di nostra tradizione o che è solamente una storiella da niente inventata dalle industrie dolciarie del pianeta!
Non me ne frega nienteeee!
Insomma passate una bella nottata, divertitevi e non mangiate troppi dolci! XD




E' stato molto tempo fa, più di quanto ora sembra,
in un posto che nei sogni si rimembra,
la storia che voi udire potrete si svolse nel mondo delle feste più liete.
Vi sarete chiesti magari, da dove nascono le feste, se così non è, direi che cominciare dovreste!



Bimbi e bimbe di ogni eta',
Ecco qualcosa che vi stupira',
Su venite, e'proprio qui,
e' il paese di Halloween.
Questo e' Halloween
Questo e' Halloween
Ogni zucca lo gridera'.
Questo e' Halloween,
Spaventoso Halloween
Dacci un dolce
O il dolore ti attanagliera'!
Urla anche tu,
fuggi via di qui!
E' il paese di Halloween!

The Nightmare Before Christmas

30 ott 2006

ERRATA CORRIGE

Eh si si si!
Per caso ho scoperto quello che mi ha fatto lacrimare a bbbestia qualche giorno fa mangiando il sushi: il wasabi!
Wasabi è in più un film stupendo con J.Reno ma soprattutto una crema di rafano giapponese dal colore verde e dal sapore piccante molto particolare!!!
Altro che acido muriatico!
Allora adesso si che qualcuno mi può capire: chi mangia sushi regolarmente, provi ad immaginare cosa significa infilare in bocca un pezzo di wasabi grande più o meno quanto mezzo nigiri...
Gulp

28 ott 2006

CHIUDI GLI OCCHI E SOGNA



Chiudi gli occhi e sogna,
stringiti a me,
dammi una tua lacrima,
sarà una stella in più.
Chiudi gli occhi e sogna,
e non aver paura,
c'é la bianca Luna,
che veglia su di noi.
Chiudi gli occhi e sogna,
ci siamo solo noi,
specchiati nella mia anima,
e troverai il riflesso della tua.
Donami un concerto di armonia con ogni tuo respiro,
ed io ti donerò una poesia trasparente con ogni mia lacrima.

...2001

27 ott 2006

SNOWGLOBES

Oggi con una vena di romanticismo, vi parlo dei miei meravigliosi snowglobes Disney.
Ebbene si, anche una ciucciona ventenne come me si lascia incantare da questo mondo magico perdendosi con lo sguardo in questi mini mondi innevati o ricoperti da una luccicantissima polverina di brillantini.
Ho iniziato a collezionarli un anno fa. Erano anni che ormai mi perdevo nel web ammirando quelli degli altri collezionisti, poi finalmente trovai delle inserzioni su Ebay e decisi di acquistarne due. Come una droga non ho più resistito. Purtroppo sono costosissimi e così anche dopo ben più di un anno mi ritrovo a quota 11.
Sono bellissimi. Enormi. Minuziosamente intagliati fin nel minimo dettaglio.
Completi di musica, movimento ed alcuni addirittura con luci.
Questi oggetti risalgono ad una tradizione abbastanza antica, i primi snowglobes vennero addirittura realizzati nel 1800.
Anche se io non ho ancora provato, credo sia divertente anche crearne di propri, utilizzando dei normalissimi barattoli di vetro e qualche pupazzetto... ci proverò e vi farò sapere ;)
Questa che vedete è la lista di quelli che posseggo con una breve descrizione anche se a dir la verità le foto parlano davvero da sole! Clicca su quest'ultime per ingrandirle!


Questo è il primo snowglobe acquistato della serie "Large" Disney. Rappresenta i 7 nani che impauriti da una strana presenza in casa (che gli ha lavato le stoviglie e tolto la polvere in giro ^_^) tutti insieme si avvicinano con tanto di lanterna luminosa, ai letti su cui riposa Biancaneve.
Sbadigliando e stiracchiandosi rivela ai nanetti la sua straordinaria bellezza.
Lo snowglobe munito di carillon ha come musica "the Brahms Waltz".




Il secondo snowglobes acquistato (in coppia con quello precedente), rappresenta Biancaneve nel bosco, vicino la casetta.
La sua figurina ondeggia lentamente nella sfera, e sotto, inun trenino della miniera, i sette nani girano in senso orario entrando ed uscendo dalla grotta piena di diamanti.
Tutto a suon di musica "Zip-Di-Du-Da", carinissima canzone soundtrack di un vecchissimo ma stupendo film/cartone Disney, chiamato "I racconti dello zio Tom".




Questo quì a lato, si può dire uno dei miei pezzi forti.
E' lo snowglobe dedicato al celebre film d'animazione "The nightmare before Christmas", che tratta la storia di Jack Skellington, il Re delle zucche nella città di Halloween, che stanco della sua vita, finisce per caso nella città del Natale, e decide di usurpare il trono di, nientemeno che il gran vecchio Babbo Natale.
Uno dei miei film preferiti. Lo snowglobes rappresenta la "Halloween Tower", dove vive Jack. Nella sfera ci sono Jack e la sua fidanzata zombie Sally, che decorano assieme un albero di Natale. L'alberello in questione si illumina, così come si illuminano le finestre della torre e le lucine natalizie sulla guglia. A far compagnia alla scena ci sono anche Lock, Shock e Barrell, tre malignissimi marmocchietti! Il carillon ovviamente suona la musichetta del brano "Cos'è".

Ed ecco quì lo snowglobe di un altro dei miei film preferiti, ovvero le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Avente una trama molto, ma molto particolare (sappiate che Alice è esistita davvero e lo scrittore Carroll, con una sfacciata indole pedofila, ne era praticamente innamorato, tanto da dedicarle una storia), tutto in questo film resta davvero un capolavoro di fantasia. Iniziando dallo Stregatto, al Brucaliffo, fino alla Regina di Cuori. Questo snowglobe rappresenta Alice che disperata, perchè ha smarrito la strada, chiede consiglio allo Stregatto su che direzione prendere. Lo stregatto ha il sorriso che si illumina davvero e la musica del carillon è "I'm Late!". Cosa significa? Chiedetelo al coniglio bianco!

Ed ecco quà Pinocchio! Vabbè se vi dico che è uno dei miei personaggi preferiti mi credete?! Lo so che è una cosa un pò patetica ma sembra ovvio che se ho anche un suo snowglobe un motivo c'è!
Questa scena rappresenta Pinocchio, il Grillo Parlante e Figaro che ammirano uno dei carillon realizzati da Geppetto, in cui una banda di musicisti intona "The BrahmsWaltz".
La banda si muove davvero, con gli stessi movimenti del film! ^_^
Graziosissimo davvero!


Ed ecco un altro Pinocchio praticamente appena in vita!
Eh si perchè è proprio in questo momento in cui la Fata Turchina entra in casadi Geppetto e realizza uno dei suoi sogni. Quello di avere un figlio.
Proprio quella sera, con tanto amore, Geppetto ha finito il suo burattino di legno.
La Fata Turchina quindi, con un tocco di bacchetta magina, porta alla vita la marionetta, raccomandandogli di comportarsi bene. Se manterrà la promessa un giorno diventerà un bambino vero! La foto è un po a tradimento, in realtà non ci sono nè luci nè movimenti, solo il carillon "Toyland"... il Paese dei Balocchi!




Ed ecco un altro snowglobe grandissimo e stupendo. Con movimenti luci e suoni.
Raffigura una delle scene del film Peter Pan. Precisamente quella in cui i tre fratellini raggiungono volando la lontanissima Isola Che Non C'è.
Nella sfera c'è Wendy, la sorella maggiore, che si muove sullo sfondo del Big Ben che si illumina davvero. Anche le finestre della torre si illuminano, e tantissime lucine colorate lampeggiano dietro la scia di Tinkerbell, la fatina amica di Peter Pan.



Quale momento più romantico?
Questo snowglobe non ha nè movimenti nè luci ma rende lo stesso per la sua straordinaria bellezza.
La scena in sè, i colori, la musica del carillon.
Sto parlando della Bella e la Bestia, più precisamente della scena in cui Belle e la Bestia, sono accoccolati vicino al camino intenti al leggere dei libri in compagnia di Tockins e Lumière, Chicco e la sua mamma Mrs. Pot, la tenerissima teiera!
Bellissimo...!





Questo snowglobe è un vero incantesimo di luci.
La principessa Aurora, della fiaba "La Bella Addormentata nel Bosco", scende la scalinata del suo castello, mentre le tre fate madrine, bisticciano sul colore del vestito.
Rosa? Blu? Rosa! Blu!
Il vestito cambia colore, alternandosi in un gioco di luci, lilla e celesti, mentre gli animaletti del bosco guardano incuriositi la scena!
Il tutto al suono di "Once Upon a Dream"! E come dimenticarla?


"Sò chi sei, vicino al mio cuor ogni or sei tu, sò chi sei, di tutti i miei
sogni il dolce oggetto sei tu, anche se nei sogni è tutta illusione e nulla più,
il mio cuore sà che nella realtà, da me tu verrai e che mi amerai ancor di più!"


Questo snowglobe in realtà non è il mio (>_>') però l'ho regalato io a mia sorella per il suo compleanno quindi lo faccio rientrare nella mia collezione...!
Il soggetto principale è Winnie the Pooh, che volteggia appeso ad un palloncino, su cui è aggrappato l'amichetto Pimpi.
Ovviamente come vedete ci sono anche altri amici, Eeyore, Tappo, Tigro, Mamma Kan ed il suo figlioletto Guro!
Tutti appoggiati su dei libri, i libri in cui sono narrate le avventure del Bosco dei Cento Acri.
Davvero molto molto tenero!




Ed eccoli tutti assieme, rapportati ad una mela, giusto per farvi rendere conto delle loro dimensioni. Spero di conoscere altri collezionisti come me, quindi se incappate in questo articolo, fatevi avanti! Ciao!






26 ott 2006

O.P.G. - F. SAPORITO - AVERSA

Cari amici, ieri sera, mentre ero nel letto a guardare il telefilm "La Squadra", puntata dedicata alla pedofilia, mi è venuto alla mente il dossier realizzato all' O.P.G. di Aversa, trasmesso su un canale televisivo, per ben due volte e di cui mi sfugge il nome.
Un dossier che ho visto ma che mi ha fatto anche piangere per ben due volte.
C'erano interviste strazianti. Una in particolare, di un signore che condannava la violenza minorile e a cui mancava la sua nipotina. Piangendo come un matto e guardando la telecamera sussurrava che i bambini non si toccano. I bambini sono la gioia di Dio.
Precisando che è un ospedale e non un carcere, come molti pensano, è una struttura che da sempre ha suscitato in me strane sensazioni.
Iniziando dal posto in cui si trova (la zona vecchia di Aversa) fino al fatto che il palazzo e la zona circostante, sembra una zona praticamente dimenticata da Dio.
Io non ho mai visto persone alle finestre. Non ho mai visto entrare nessuno, nè tantomeno uscirne.
Un ospedale fantasma.
Stamattina ho deciso di visitare il suo sito ed a parte essere interessante di suo, dal punto di vista storico ed informativo, mi sono imbattuta in due cose strabilianti.
Una negativa ed una positiva.
La negativa riguarda la coercizione, che a quanto ho capito per non essere filosofici e/o usare giustificazioni di carattere medico è una vera e propria tortura.
Queste che vi riporto sono solo alcune delle testimonianze dei "pazienti":

La coercizione è un luogo di riposo dove non ci si può muovere, li, danno da mangiare imboccandoti con il cucchiaio. I bisogni si fanno in un buco dove sotto c’è il secchio. La notte non passa mai, il bisogno più forte è quello di chiamare sempre l’acqua. Mi hanno coercito 53 volte in 13 anni. Uno dei motivi più gravi è che sputavo addosso alle guardie. Mi mettevano al letto la "FIORENTINA" che è una fascia che mettono per non far muovere il corpo. Si chiama così perché credo che la prima volta è stata messa a Firenze. Durante la coercizione viene la voglia di conversare e di fumare una sigaretta. Sono rimasto legato anche per 15 giorni e sentivo un forte dolore alle caviglie e ai polsi e al petto. La stanza è piccola, ci sono tre letti di contenzione e a volte sono tutti occupati. C’è chi bestemmia, chi grida, chi chiede di essere sciolto. Quando ti slegano ti senti male, ti senti tutto imbambolato, ti gira la testa. Ti fanno le docce d’acqua fredda e ti lavano con una scopa.

Mi hanno coercito il 14 novembre 1997, senza che io avessi fatto niente. Un mio compagno di stanza si inventò che lo avevo picchiato per ripicca, perché non gli davo le sigarette. Le guardie gli hanno creduto ed io senza sapere come e perché mi sono trovato legato al letto. Sono stato 24 ore legato, non potevo muovermi, non mangiavo, non bevevo. Sono stato un giorno intero senza bere un sorso d’acqua perché volevo essere sciolto. Mi hanno messo la "fiorentina", sentivo dolore ai polsi e alle caviglie. Quando si è coerciti si ha paura di impazzire perché SE NON TI SCIOLGONO MAI PIÙ TU PENSI: QUANTO TEMPO POTRÒ’ RESISTERE??

La coercizione è la cosa più umiliante che c’è. In un altro O.P.G. a Napoli dove sono stato i primi 19 mesi sono stato coercito circa 50 - 60 volte. La coercizione dovrebbe essere abolita qui ad Aversa sono stato coercito vale a dire legato 7-8 volte se non qualcosa di più. La coercizione è un abuso di potere. Quando ti slegano è il momento più bello della vita.

Sul letto di forza si sta male non ti puoi muovere è terribile. Una delle prime volte che sono stato legato uno schifo in senso igienico da parte mia è causata da una guardia che aveva fatto un abuso di potere le altre volte che venivo legato gli infermieri con gli agenti mentre mi legavano non offendevano sulla la mia igiene perché ero pulito è lo sono ancora adesso.

Dire che non ho parole è giustificabile? Mi credete? Io spero di si. Può darsi che in questo momento nemmeno voi avete parole per replicare.

A darmi una buona spinta di calore, è sicuramente la buona notizia di cui vi parlavo ovvero la pagina dedicata alle poesie di questa povera gente.
Permettetemi di dirlo con tutte le mie buone intenzioni.
Non che io mettessi in dubbio l'idea che anche queste persone potessero avere sentimenti... no...
Ma è la forza che riscontro in queste parole.
E' straordinaria.
Quella che ti fa stringere i denti anche quando ci sarebbe da prendere a calci in bocca.
Parlo degli abusi, delle violenze, della merda che può accadere lì dentro.
Io sono una debole a confronto.
Mi sarei sentita abbandonata già dopo qualche settimana e mettendoci una mano sul fuoco, credo che queste persone non sono lì dentro da settimane.
Nemmeno da mesi.
Ma da anni...



Nella notte stellata c’è un sole che splende.
Sei tu dolce creatura a farlo nascere e tenere nel mio
cuore una stella che brilla con il tuo nome !!
Loredana
A. L. G.

Amore mi hanno dato il 222 c.p.
dispone il ricovero del Torti Pompilio
in un Ospedale Psichiatrico Giudiziario
per un periodo non inferiore ad anni due
ci rivedremo presto
a Agosto o a Natale oppure in primavera
così io ti porterò la primavera e cambieremo il suo
colore
Blek il tossicomane

Il Topolino
Entra pure in questa mia stanzetta scura, stai tranquillo, non aver paura ecco, bravo, mettiti pure in quell’angolino ma smettila di fare sempre ZI ZI ZI. Te lo chiedo per favore altrimenti non capisco nulla e devo spegnere il televisore. Ma non andare via, eccoti un bel pezzettino di formaggio. Rimani qui con me, tienimi compagnia, accidenti a me!!! Chi l’avrebbe mai pensato che avrei fatto amicizia con un tipo come te.
R. C.

TRE fiori rossi per un giorno di fata tre fiori rossi per un dono d’amore tre fiamme d’accendere insieme per bruciare la tristezza e riscaldare la felicità.
Blek il tossicomane

L’abitudine
L’abitudine è la più infame delle malattie perchè ci fa accettare qualsiasi disgrazia qualsiasi dolore qualsiasi morte per abitudine si vive accanto a persone odiose s’impara a portare le catene a subire ingiustizie a soffrire ci si rassegna al dolore alla solitudine a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perchè entra in noi lentamente silenziosamente cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza e quando scopriamo d’averla addosso ogni fibbra di noi s’è adeguata ogni gesto s’è condizionato non esiste più medicina che possa guarirci.
P. T.

E' primavera inoltrata adorna di profumati fiori, mammole e margherite colorano le vetuste erbe. Chissà perchè le margherite non hanno i petali tutti dello stesso numero?
Starò molto attento, ne sceglierò una, incomincerò, con amore, a dire m'ama non m'ama, con i petali contati, e quando inizierò la conta starò attento, davanti a lei, di finire con la parola m'ama.
L. P.


Ma allora lì dentro c'è qualcuno...
Facendo ulteriori ricerche, mi sono imbattuta su google nella pagina in cui si riporta completamente un' inchiesta all' O.P.G. di Aversa.
L'entrata dell'Ospedale psichiatrico giudiziario Filippo Saporito è un portoncino in vetro e acciaio. Sali le scale in marmo, suoni il campanello e si aprono le porte dell'inferno. La quiete ti assale. I giardini sono ben curati, i vialetti in ordine e puliti. La polizia penitenziaria è sorridente, le mura sono imbiancate, i gattini si leccano nelle aiuole. L'inferno è negli occhi degli internati. Occhi profondi, smarriti, che scrutano in cerca d'aiuto. Tutto quello che avevi immaginato fosse un Opg è spazzato via e l'impotenza penetra nelle ossa.La verità è più cinica: gli internati, quei soggetti considerati "pericolosi per se e per gli altri", in realtà sono persone "piccole e impaurite". Dita ingiallite per il troppo fumo. Rughe profonde, segnate dalle lancette del tempo ferme all'ora dell'internamento. Denti neri o rotti dal mondo che li ha esclusi, abbandonati, rinchiusi perché i rei folli fanno paura. Confusi, non tanto dalla malattia, quanto da una domanda, un tormento: "Che ci faccio io qui, non sono matto". [...]

Io direi di dargli uno sguardo. Poi parlano di prossima fine del mondo...

25 ott 2006

Io Io Io Io...!!!!!

Beh oggi mi prendo un po di tempo per me: a gomitate mi faccio spazio da sola nel blog.
Oggi esisto solo io! Premetto che non ho nessuna febbre in particolare, nessuna allucinazione nè niente di niente. Non ho nemmeno mangiato pesante ieri sera... o forse si?

Finalmente mia madre è andata da Kukai, il ristorante giapponese che ha aperto proprio vicino palazzo reale (a Napoli) dove lei lavora, quindi ieri sera mi sono fatta portare una pietanza a sorpresa: non vi dico le lacrime.
Primo mi ha portato 10 pezzi di nigiri. 10 microinvoltini di riso ricoperti di: branzino, tonno, ventersca di tonno, sgombro,polpo, calamaro, salmone, gambero orata e pesce burro. Uno strazio. Cavolo io lo sapevo che il sushi era fatto con pesce crudo... ma mai immaginare che mi sarei divorata un oceano intero!
E fosse niente! Come la storia del burro in Germania (per leggerla clicca quì) ho assaggiato una crema verde messa al lato dei nigiri: cos'era?!?! Zenzero e acido muriatico?! Mi si è sciolta la lingua, gli occhi pieni di lacrime e le orecchie rosse! Ma lasciamo perdere! Ed io che volevo dei normalissimi roll fatti con le alghe nori... sigh sigh! Adesso capisco perchè ho sognato di lavorare in un pub diretto da mafiosi dove con il barista giocavoa freesbee...
In 20 anni di vita, 6 trascorsi al pc, per la prima volta ho istallato photoshop (uhaaa!) quindi sono praticamente a zero. Tutti i siti, le animazioni e i lavori precedenti in genere, li ho sempre fatti con il fireworks macromedia, ma mai, e dico mai, ho pensato di dedicarmi al photoshop. L'ho sempre visto troppo "complicato", ed io, da brava autolesionista psicologica e non, ho sempre pensato di non essere capace di fare proprio nulla, ed invece... ecco il primo disegno colorato da me! Non è poi così male! E vi giuro che è la prima volta che mi dedico a cose così!

Si tratta di Campanellino, la fatina di Peter Pan... e chi non la conosce!
Quì è in versione originale, ed a parte qualche errore di luce... direi che mi piace. Però non contenta del risultato, e avvicinandoci alla mitica notte di Halloween, mi son chiesta "perchè non realizzare una Tinkerbell darkpunk?". E così è nata anche Punkanellino hehe!
Tra 10 giorni inizio a lavorare in un'azienda grafica che realizza fumetti e animazioni (anche 3D) quindi minimo minimo qualcosina la devo pur imparare...
e meno male che sono raccomandata!
Il "Boss" è uno dei miei migliori amici!
(a proposito... se mi stai leggendo... ciao Boss!!!) !!!!

Finalmente l'altro ieri ho ricevuto le mie tanto attese scarpe acquistate su Paperdoll.it, il mio shop online preferito! Sono delle creepers della Emily Strange tutte decorate con ciliegine dal frutto a forma di faccia di gatto... ehhhh!!! Qualcos'altro?! No! Basta così ^_^ però sono proprio belle!
Ovviamente Paperdoll.it (eh Vale vedi quanta pubblicità ti faccio? Hihi!) non è cosa da maschietti, a meno che non vi decidiate di fare finalmente un regalo alla vostra ragazza!
Nel negozio c'è di tutto: si parte dall'abbigliamento, agli accessori, alle scarpe, ai peluches, alle caramelle strane, alla musica JRock fino ad arrivare agli occhiali da Quidditch di Harry Potter!!! Sono trattati marchi ormai affermati come Emily Strange fino a marchi come Metamorphose che realizzano capi per Gothic Lolita made in Japan.

Detto questo mi ritiro... credo che verrò a scrivervi più tardi =P

24 ott 2006

DIONAEA MUSCIPULA

Questa non è una rivelazione straordinaria, ma la vostra Scapricciatella (di suo un pò pollice verde), dopo l'avventura dei girasoli (che han campato abbastanza) e del bonsai (morto dopo 6 giorni), si è lasciata affascinare da un altro tipo di pianta: la Dionaea Muscipula.
E che è direte voi?
La Dionaea Muscipula non è altro che la tipica pianta carnivora raffigurata nei cartoni animati, quella con la bocca dentata che divora animali ed umani, gnam!
La delusione però è che la pianta è capace di catturare solo mosche, quindi, una volta comprate, non potrò assolutamente sistemarle dietro la porta di camera mia hehe!
Originaria della Carolina (non la mucca ma gli U.S.A), ha la straordinaria capacità di chiudere a scatto le sue foglie "dentate" da spine che producono una dolcissima linfa che attira gli insetti fin dentro la zona centrale delle due foglie "mandibola" (mamma mia che termini...).
Sono abbastanza forti e resistono anche basse temperature (fino ai -10°), non hanno bisogno di particolarissime cure (ovviamente non vanno nemmeno dimenticate sotto il sole e cose così).
In realtà ci sono altri tipi di piante carnivore: quelle che hanno una sorta di colla sui loro steli e addirittura quelle provviste di fiori a forma di sacco che ricordano un vero e proprio stomaco che inghiottono e "digeriscono" la loro preda, le Nephentes.
E che dire della malefica pianta cobra, la Darlingtonia?
Questa pianta utilizza una sorta di lingua per trascinare nella sua "bocca" gli insetti, che una volta caduti sul fondo non hanno più via di uscita!
La Dionaea però ha quel fascino di non so che.
Sarà perchè con le sue fauci e il suo aspetto mi ricorda una creatura fantastica...!
Ma alla fine è la Natura in se che è fantastica! Non trovate?!
Per acquistare le vostre piantine
Per ulteriori notizie

20 ott 2006

MORE FUNNY WITH BENTO!

Hola ragassuoli!
Oggi ho deciso di parlarvi dei bento, simpaticissimi lunchbox tipici della tradizione nipponica!
I bento, amatissimi in Giappone, sono dei contenitori di plastica o metallo con all'interno dei divisori in cui riporre il proprio pranzo, così da non essere costretti ad andare al ristorante (dove tutti sanno, che in cucina, se cade la fettina di vitello che avete ordinato al suolo, viene rialzata sciacquata e servita) potendo mangiare quello che più vi piace evitando le bastonate, una volta in pausa pranzo, che prendete quando vi avvicinate ad una qualsiasi mensa.
Poi se preferite la fettina di vitello alla polvere, nessuno vi vieta di strofinarla sul pavimento prima di cucinarla.
Seguendo la legge che anche l'occhio vuole la sua parte (sono pienamente d'accordo), è possibile gustare un normalissimo sandwich al tonno come se fosse un vero piatto da gourmet così da non invidiare il collega della scrivania a fianco, si proprio quello sfondato di soldi, che ogni giorno va a prendere il suo aperitivo al bar più chic della città, seguito dal pranzo nel ristorante più trendy, seduto sul suo sgabello di alto design (quello che sta in bilico su un solo piede) gustando una frittatina, omelette pardon, accompagnata dall'irrinunciabile insalatona (erba...) per la modica cifra di €13.50...

Tornando a noi, (aspettate che mi asciugo il sudore post sfogo hehe), una volta aver imparato come organizzare i vostri bento, scoprirete quanto sarà divertente pranzare in ufficio, a scuola, in treno etc., potendo addirittura seguire tranquillamente una dieta (date le misure potrete accontentare il palato con più prelibatezze senza esagerare).
L'unico problema è che i bento non si trovano facilmente.
In Italia non sono ancora diffusi ma se acquistate all'estero facendo qualche ricerca su internet ne troverete praticamente a bizzeffe.
Io ho comprato in un semplicissimo negozietto di oggettistica per la casa un salvadanaio dalla simpatica forma di bento, praticamente una valigetta!
Basterà comprare delle scatoline termiche da frigorifero per creare gli scompartimenti e voilà!
Il gioco è fatto!
Mi raccomando: se trovate i vostri bento non siate pigri! Date sfogo alla creatività!
Altrimenti non c'è più divertimento!
Vedrete che con un po di fantasia riuscirete a buttare giù anche i tanto odiati cavolini di bruxelles o peggio i cetriolini sottaceto!
Ricapitolando, avete bisogno di un bento (lunch box), scatoline termiche (le trovate nei negozi di casalinghi), formine per biscotti, pirottini e tanta tanta fantasia!
Cosa mettere dentro?!
Se volete rispettare la tradizione giapponese allora avete bisogno di un sito in cui acquistare tutti gli ingredienti: MY JAPAN è quello che fa al caso vostro. Quì troverete riso, wasabi e le tanto ricercate alghe nori per il vostro sushi!
Una volta aver scelto gli ingredienti possiamo creare i sushi rolls, gli onigiri, i makimono, oppure se proprio non volete abbandonare la cucina che vi ha rifilato da sempre "mammà" potete creare tramezzini, polpettine, miniwrustel e così via!
L'importante è variare e mantenersi nelle quantità!
... così almeno non ci appisoleremo più sulla tastiera del computer nè ci ritroveremo lo stomaco alla Homer Simpson... avete visto come sono magri i cinesi?! Tutto merito del riso e delle alghe nori!
Per le ricette vi consiglio un sito italiano carinissimo dove volendo potete far richiesta dei bento e leggere sicuramente molte più curiosità: BENTO.IT !
Non mi resta che augurarvi buon lavoro e...
Buon appetito!

16 ott 2006

QUELLE SPAVENTOSE TRAPPOLE: I PRESERVATIVI

Tempo fa qualcuno lo definiva "una corazza contro il piacere", un terzo incomodo nei rapporti sessuali, quasi una tortura. Ed allora ci si chiedeva e ci si chiede ancora perché bisognasse usarlo. Il preservativo è nato come metodo contraccettivo.
Negli anni si è evoluto a livello di materiali usati e di tecniche di produzione, ma rimane il più noto metodo per evitare le gravidanze indesiderate. Certo di metodi contraccettivi c'è ne sono tanti, sia naturali, che chimici che meccanici. E allora perché scegliere tra essi il preservativo? Di ragioni c'è ne sono tante. Tra queste l'assenza di controindicazioni o di effetti collaterali, la facilità d'uso, la facilità di reperimento senza necessità di visite e ricette mediche. Fra le tante ragioni se ne aggiunge una, la più importante che differenzia sostanzialmente il preservativo dagli altri metodi.
Oggi, il preservativo è anche l'unico metodo per proteggersi da malattie gravi come l'AIDS, l'epatite virale e le altre Malattie a Trasmissione Sessuale, ossia quelle patologie più o meno pericolose per l'uomo il cui contagio avviene prevalentemente tramite i rapporti sessuali.
Erano i primi anni '80, quando si comincia a parlare di Aids o come fu allora definita di Grid (Gay Related Immuno Deficiency). Si pensava fosse una forma di immuno deficienza che colpiva i maschi adulti omossessuali ed invece in brevissimo tempo milioni sono state le persone colpite, uomini e donne sia essi gay che eterosessuali, dei paesi occidentali e di quelli poverissimi dell'Africa. Si studiano le forme del contagio e si scopre che esso può avvenire anche, e soprattutto, attraverso i rapporti sessuali.
Dopo una prima reticenza a parlare di una malattia che spaventava e che veniva definita come la peste del XX secolo, si comincia a parlare di essa e a diffondere la più ampia informazione sull'AIDS e sulle oltre 20 altre Malattie a Trasmissione Sessuale, che sebbene non sempre mortali per l'uomo, portano a conseguenze disastrose dal punto di vista della salute fisica e psichica.Unica soluzione, a parte un'improbabile quanto castigante astinenza, l'uso del preservativo. Usare il preservativo è diventato oggi sintomo di maturità e di rispetto, per la propria persona e per quella del partner, fisso o occasionale che sia. Eppure ancora oggi molti lo guardano con sospetto. Sembra che giovani e meno giovani abbiano ancora difficoltà ad acquistarli, bloccati dall'imbarazzo, e accettino poi rapporti non protetti e a rischio.
Alcuni dati statistici tratti da una relazione delle Nazioni Unite rilevano che nel mondo 1 adulto su 100 fra i 15 e i 49 anni ha contratto l'HIV, ad oggi più di 30 milioni di persone hanno contratto l'HIV, ogni giorno 16.000 persone contraggono l'HIV e si stima che nel 1997 siano morte di AIDS 2.300.000 persone. I motivi per utilizzare il preservativo sono decisamente superiori alle scuse per non farlo: basti pensare che non ha bisogno di alcuna prescrizione medica; è l'unico modo per proteggersi da un rapporto sessuale a rischio e inoltre può stuzzicare la fantasia con i suoi diversi gusti e colori.

Grazie a Comodo.it


Una donna entra in farmacia e chiede se hanno dei preservativi formato extra-large.
"Certo" gli risponde il farmacista, "ne vuole una scatola?".
"No, ma le dispiace se aspetto qui finche' non arriva qualcuno a comprarli?"

...PANE AMORE E FRENESIA

Beh gente io direi basta.
Come si può, nel 2006 giustificare una gravidanza con due semplicissime parole, sempre le stesse: è successo.
Stando al gioco di parole oserei dire che è esattamente l'opposto, un insuccesso, ritrovarsi a 14 anni con la pancia avanti.
E' un fenomeno che si sta espandendo realmente a macchia d' olio, tutto questo perchè di sesso se ne parla ormai anche sul topolino e i genitori stanno diventando sempre più egoisti, sempre più disgustosi (padri che per divertimento organizzano feste gay e madri 50enni che si preoccupano di fare il ritocchino proprio lì).
E i figli? Cosa potrebbe mai immaginare un figlio nel vedere la madre post operata a letto, per un mese, con le gambe aperte?
"Sei caduta da cavallo? Non eri quella che aveva paura anche del cavalluccio a dondolo?"
Ma forse sto sviando un po troppo. Attenzione: quì non vi sta scrivendo una puritana. Qui vi sta scrivendo una ragazza che ama l'amore in tutte le sue forme ma che non lo ostenta a destra e a manca come una oca nè tanto meno resta indifferente innanzi le 15 enni in calze a rete che sfilano in piazza il sabato sera. Truccate alla Moira Orfei. Stracariche di brillantini sulle guance da far impallidire la fata di Pinocchio. E i ragazzi? I ragazzi che escono solamente per "acchiappare", come diciamo ad Aversa, per fare colpo su queste minorenni minorate dimenticate dai genitori. Ragazzi che fanno competizioni, a chi si porta per primo la sua "fidanzata" a letto. Ragazzi che si prendono a pezze in faccia tra di loro: vediamo chi lo tiene più lungo! Haha! Marco ha quello più corto! Povero Marco, non sa che i suoi migliori amici l' indomani scriveranno sul muro della scuola "Marco ce l' ha piccolo" con tanto di cognome, classe e sezione a caratteri cubitali.
Mi sembra necessario, ci sono tantissimi Marco nella scuola...
A 12 anni già si parla di amore della propria vita, di anime complementari, di matrimonio!
E poi succede quello che succede: nell'ultimo mese si sono impiccati 2 ragazzi quì ad Aversa. Una aveva addirittura 13 anni, e si è impiccata nel bagno di casa per amore, perchè il suo fidanzato l'aveva lasciata.
Ma perchè succede tutto questo? Se i genitori devono proprio farsi i cazzi loro, perchè a scuola, invece di perdere tempo con l'educazione fisica (svolta a mò di ricreazione nei giardini) non si presentano a scuola psicologi? Sessuologi? Perchè non parlare di amore, di educazione, e di adolescenza? Creare gruppi di lavoro, di sostegno, di aiuto. Dove sono finiti i consultori?
Aversa mi fai schifo.

13 ott 2006

JACK O' LANTERN

Da qualche giorno ho la sensazione di alzarmi con il piede sbagliato di conseguenza per passare un pò di tempo e per distrarmi mi son detta: perchè spiegare sul blog come realizzare una zucca di Halloween se io sono la prima che non ne ha mai realizzata una?
Detto - Fatto.
Per mia spiacevole sorpresa ho scoperto che non si trovano, nelle mie zone, le mitiche zucche giganti che ho visto in Germania e di cui l' America invece è piena, così mi sono dovuta accontentare, per adesso, di due zucchette piccole e acerbe.
Le ho lavate bene bene, ho cercato i disegni adatti su internet e mi sono messa all'opera pur non avendo gli attrezzi necessari.
Essendo che la mia stampante ha fatto i capricci, sono ricorsa ad una normalissima bustina da freezer, l'ho appoggiata allo schermo e ho ricopiato i vari disegni che mi interessavano.
Ho appoggiato i disegni alle zucche e con un taglierino ho leggermente tagliato ricalcando le linee delle bustine attaccate alle zucchette con lo scotch. Con un coltello ho tagliato la parte superiore delle zucche, le ho svuotate bene bene, prima tagliando con il coltello e poi affinando il tutto con un cucchiaio. Con un taglierino da carta ho iniziato ad incidere sulle linee tagliate precedentemente, poi una volta essermi assicurata che tutti i pezzetti fossero stati incisi ho staccato questi ultimi aiutandomi con il coltello. Le ho sciacquate, asciugate e... il gioco è fatto! Il primo soggetto che vedete nelle foto è un vampiro e l'ho preso dal sito jackòlantern.com nella pagina patterns. Il secondo rappresenta Oogie Boogie (o mr. Bau Bau) del celebre film Nightmare Before Christmas. Ho avuto un pò di difficoltà per intagliare i dettagli (come la bocca) però devo ammettere che rende abbastanza!
Stasera poi la provo con la candelina ;)
Nel prossimo progetto c'è Zio Fester ed Edward Mani di Forbici.
Zio Fester è spassosissimo perciò adesso vi lascio lo schema così potete realizzare anche voi la vostra Addam's Pumpkin!
Scaricate l'immagine cliccando quì, stampatela e applicatela sulla zucca pulita e poi mettetevi all'opera!
Non dimenticate di assicurarvi che il buco scavato sopra per il "coperchio" sia capiente abbastanza per infilarci la mano altrimenti sarà complicatissimo accendere la candela, a meno che non abbiate un accendigas a fiamma dal collo lungo e sottile!
Una volta aver sistemata la candela, provate a guardare la vostra zucca al buio, dovreste vedere questa figura: Zio Fester con una lampadina in bocca (illuminata ovviamente!!). Trovo questa pattern spassosissima in tutti i sensi! Se realizzate la vostra zucca mandatemi la vostra foto! Sarà un piacere pubblicarla sul blog! E con questo vi saluto!
Ciao!

9 ott 2006

TATUAGGI CHE PASSIONE

Ciao ragazzi, nel post di ieri ho accennato riguardo la mia passione per il tatuaggio, e così mi son chiesta perchè non condividerla con voi?
Iniziamo con qualche accenno etimologico (ho detto bene?!). La parola "tatuaggio" nasce da due derivazioni: "Ta", che in polinesiano significa "colpire" qualcosa e "Tatau" che in tahitiano significa "marcare" qualcosa.
La storia del tatuaggio, ci riporta a 5000 anni fà.
Pare che il primo tatuaggio fù causato per incidente. Probabilmente qualcuno si ferì, strofinò la parte colpita con una mano sporca di fuliggine e cenere e una volta guarito si rese conto che il segno, come una cicatrice, non andò più via.
Ma passiamo un pò a qualche curiosità. Come facciamo a sapere che quest'arte era già conosciuta in tempi antichissimi?

Scoperta di OtziEtà del bronzo:
nel 1991, se ben ricordate, fù trovato su una montagna tra l'Austria e l'Italia, Otzi, il famoso "uomo dei ghiacci".
A parte la straordinaria conservazione (Otzi ha 5000 anni ed il suo corpo si è mantenuto benissimo), sul suo corpo sono stati trovati 57 tatuaggi, tra questi una croce sull' interno del ginocchio sinistro, sei linee diritte 15 centimetri lungo i reni e numerosissime linee parallele lungo le caviglie.
La posizione dei tatuaggi suggerisce che furono, probabilmente, applicati per ragioni terapeutiche (artrite).


Lembo di pelleCultura Pazyryk:
nel 1948, a 120 miglia dal confine tra Russia e Cina, degli archeologi russi scoprirono un gruppo di tombe (kurgans), sulle montagne Altaj tra la Siberia occidentale e meridionale.
Furono trovate mummie pazyryk risalenti a 2.400 anni fà.
I pazyryk, erano un popolo di cavalieri e guerrieri formidabili che vivevano nelle steppe tra l'Europa dell' Est e e l'Ovest dell'Asia.
Purtroppo non ci hanno lasciato dei manoscritti, ma i loro manufatti parlano da soli. Riproduzione tatuaggio mummia
Nelle loro tombe, a parte i resti dei loro corpi e dei loro cavalli, il famoso archeologo Rudenko trovò anche selle (ed altre attrezzature per l'equitazione), una carrozza, dei tappeti, vestiti, gioielli, strumenti musicali, amuleti ed addirittura una pipa per fumare hashish.
Tornando al tatuaggio, Rudenko posò la sua attenzione sulla mummia di un uomo morto approsimativamente sui 50 anni.
Buona parte del corpo era deteriorato ma fortunatamente le zone restanti mostravano dei tatuaggi stupefacenti e chiarissimi: un asino, un ariete di montagna, due cervi stilizzati ed una bestia fantastica tatuata lungo il braccio.

Punti e linee...Egitto:
nel 1891, alcuni archeologi scoprirono i resti mummificati di Amunet, una sacerdotessa devota ad Hathor (la Dea dell' Amore), a Tebe, vissuta tra 2.160 ed il 1.994 AC.
Le braccia e le cosce di Amunet sono decorate con punti e linee, e sotto l'ombelico c'è un curioso motivo ellittico.
Anche un'altra mummia (una danzatrice) dello stesso periodo di Amunet riporta una trama di punti (come se fossero tanti diamantini) lungo le braccia ed il torace ed in oltre alcune cicatrici sulla zona pubica. Si pensa che questa ubicazione sia collegata alla fertilità.
In seguito, tutte le mummie rinvenute appartenenti al 1500 AC ( mummie di danzatori, canzonettisti etc) riportano in forma più elaborata tatuaggi realizzati con disegni geometrici e punti accompagnati da tatuaggi raffiguranti il Dio Bes.
C'è da dire, in fine, che il periodo durante la terza e quarta dinastia egiziana fù il periodo di massima espansione per il tatuaggio perchè gli schiavi addetti alla costruzione delle piramidi, provenivano dalla Grecia, Persia ed Arabia.
Nel 2.000 AC l'arte di tatuare si era ormai protesa anche nel Sud-Est asiatico, grazie agli Ainu (nomadi asiatici) che si spostarono nelle terre del Sol Levante.
Per maggiori info.

Cultura giapponeseGiappone:
della presenza del tatuaggio in Giappone nei tempi più remoti, ce ne parlano le statuette di creta e le statue rinvenute in alcune tombe risalenti al 3.000 AC.
Statuette che avevano la funzione di accompagnare il defunto nell'oltretomba marchiate inevitabilmente con tatuaggi dal significato magico religioso.
Le prime fonti che ci parlano di questa affascinantissima pratica, ci giungono da un trattato cinese compilato nel 297 DC.





Tatuaggio SamoanPolinesia:
i tatuaggi polinesiani, fin dai tempi remoti, sono considerati i più intricati e complessi.
I polinesiani credono che il loro mana (potere spirituale) filtra attraverso i loro tatuaggi. Tutto ciò che conosciamo oggi, riguardante questa tradizione, è stato tramandato da secoli attraverso leggende, canti e rituali cerimoniali.
Nel 1787, i primi europei a metter piede sul suolo "samoan", erano membri di una spedizione francese. E' curioso pensare che questi ultimi, una volta in patria, han riferito che gli indigeni samoa sembravano completamente vestiti anche se allo stesso modo erano completamente nudi (!!!), perchè i loro corpi erano completamente tatuati, dalla testa ai piedi.

Per gli hawaiani, nella loro tradizione, il tatuaggio, come già detto precedentemente, era conosciuto come "kakau" e questi si dedicarono a quest'arte "spirituale/decorativa" non solo per ornamentazione e distinzione, ma anche per proteggere la loro salute e il loro benessere spirituale. Le donne erano generalmente tatuate sulle mani, sulle dita, sui polsi e qualche volta anche sulla lingua.
Capitribù Maori 1910Nella Nuova Zelanda troviamo invece il tatuaggio più impressionante di tutta la Polinesia: il maori. Il loro tatuaggio, chiamato "moko" nel loro linguaggio, riflette la loro raffinatissima abilità artistica.

Indonesia:
il Borneo è uno dei pochi luoghi di tutto il mondo dove il tatuaggio non ha subito influenze e metamorfosi, bensì è rimasto lo stesso di quello di migliaia di anni fà. Essendo che molte tribù dell'entroterra non hanno avuto quasi mai contatti con il mondo "moderno", hanno preservato tanti aspetti della loro vita tradizionale, tatuaggio incluso.
I disegni del borneo hanno formato la base del comunissimo tatuaggio occidentale conosciuto con il nome di "tribale".

India e Thailandia:
Hanuman, in India, era simbolo di forza. Il mitico monaco è ancora oggi l'icona che prende parte più frequentemente alle creazioni popolari della Thailandia e del Myanmar ed i monaci tatuano sul proprio corpo la sua figura incorporando i propri poteri magici nel tatuaggio.
Solo le donne sono escluse da questa tradizione, in quanto in primis non è concesso ai monaci di toccare una donna ed in fine perchè i tailandesi credono che quest'ultime non hanno bisogno di una spinta addizionale dato che sono già forti di per sè.

Scarnificazione - Sepik River initiation - crocodile scarification. Korogo village, 1975. Franz LuthiAfrica:
in Africa, dove la popolazione ha la pelle scura, è difficile realizzare un tatuaggio vero e proprio così, le varie tribù hanno sviluppato un'altra tecnica (decisamente brutale per me), chiamata "scarnificazione". La scarnificazione avviene alzando un lembo di pelle facendo un taglio con un coltello e poi introducendo nella ferita sabbie speciali o ceneri che una volta rimarginate lasciano cicatrici in rilievo con il risultato di vere e proprie "creazioni braille".






Antica Grecia e Roma:
i greci appresero l'arte del tatuaggio dai persiani (le loro donne erano affascinatissime da questi marchi esotici) così come da loro l' appresero i Romani.
Scrittori come Virgilio, Seneca e Galeno raccontano che i primi ad essere tatuati furono gli schiavi ed i criminali.
Alcuni scritti ritrovati ad Efeso, addirittura indicano che nei primi anni di dominio, l' Impero Romano tatuava sui propri schiavi importati dall'Asia la scritta "tassa pagata".
Nel IV sec., quando Costantino divenne imperatore, proibì ai soldati, ai gladiatori ed addirittura agli schiavi, di tatuare la loro faccia, in quanto lui pensava che la faccia dell'uomo era creata a somiglianza di Dio e non andava assolutamente sfigurata.

Celti:
i celti erano un popolo tribale e apprezzavano molto la body art. Utilizzavano una pianta chiamata guado (Isatis tinctoria) da cui ricavavano dei pigmenti blu e solitamente disegnavano delle spirali, singole, doppie ed a volte anche triple. Il soggetto principale della tradizione celtica, resta comunque lo "knotwork", una sorta di creazione stilizzata astratta e/o con soggetti animali e vegetali, con linee che formano complessissime trecce che si tessono su loro stesse e che simboleggiano la continuità della vita.

Centro e Sud America:
in Perù sono state trovate altrettante mummie inca tatuate. In Messico, per i Maya, il tatuaggio era addirittura considerato una forma di coraggio.
Quando i conquistadores nel 1519 approdarono sulle coste del Messico, non solo inorridirono alla vista di statue "orribili", quasi come diavoli, che gli indigeni adoravano come Dei, ma lo furono ancor di più quando videro le facce di quegli stessi demoni tatuate sulla loro pelle.

America del Nord:
secondo alcuni scritti da parte di alcuni gesuiti i primi a tatuare la pelle nell'America settentrionale, furono gli "Chickasaw" (del tronco Hoka-sioux), notevolissimi guerrieri che marchiavano la loro pelle come simbolo di riconoscimento, ed anche le donne Inuit a cui veniva tatuato il mento come identità di gruppo e status maritale.
Il primo negozio di tatuaggi permanenti a New York fu costruito nel 1846 ed i primi a tatuarsi furono i soldati delle Forze Armate durante la guerra civile.
Samuel O'Reilly inventa la prima macchina elettrica per tatuaggi nel 1891.

Marinai:
sono i marinai che hanno inventato il tatuaggio bidimensionale, colorato e che si avvicina allo stile dei cartoni animati.
I disegni maggiormente tatuati dagli "uomini del mare" sono fiori, cuori, sirene, navi ancòre, serpenti, uccelli e nomi.

Criminali:
Per molto tempo il tatuaggio era principalmente amato dai marinai ma ancor di più dai... criminali!
In prigione il tatuaggio viene anche adoperato come simbolo di riconoscimento per le varie gang che nascono dietro le sbarre.
Questi tatuaggi rivelano davvero molte cose come: chi sei, a che gang appartieni, perchè sei dentro, che princìpi e credenze hai (sei religioso, razzista etc), per quanti anni devi rimanere in galera, e addirittura quante persone hai ucciso!
Colui che ha l'immagine di una ragnatela tatuata sotto il gomito dimostra che ha sicuramente commesso degli omicidi.

7 ott 2006

SCAPRICCIATELLA

Aria di novità!
Da brava meteopatica, mi son data una scrollata all'umore approfittando dell'arrivo del buon vecchio autunno che tanto mi fa sognare! Ovviamente, così come ho rinnovato una parte del guardaroba non potevo trascurare il blog... Vi piace?
Grafica, Jukebox... ehhhh!Ma quì siam professionali! Voi che credete?!
Cmq mi balenava anche l'idea di scrivere qualcosa sulla mia persona...
Ma chi sono io? Mi piacerebbe proprio saperlo, o meglio lo so, ma come fare a riassumerlo?
Io che sono così spudoratamente svogliata e pigra, ma allo stesso tempo così pignola e maniacale...
Sarà che sono del segno dei pesci? Forse davvero solo un pesci mi può capire...
Comunque, ho deciso di rivelare qualcosa di me, il minimo indispensabile per capire con chi avete a che fare:
- dove sono nata e dove vivo lo sapete, questo per capire quanto siete svegli... se lo siete, lo avete letto sotto la foto hehehe!
- segno dei pesci (anche questo già detto) e me ne vanto, in più nata nell'anno della tigre
- sfrenata passione per i tatuaggi: per adesso siamo a quota 7
- parlo lo spagnolo e l' inglese ed a volte anche l'italiano
- adoro viaggiare, ho già visitato Grecia, Uk, Messico (famoso per la mia fuga da casa durata due mesi) Germania, Francia, Spagna
- hobbies: Musica (suonarla, ascoltarla, cantare) e la fotografia
- fobie: aereo ed ascensori vecchi... uff... non ne parliamo...

Di solito in casa sono la pecora nera, eppure vi giuro, chiunque mi conosce sa quanto sono cara (cara cara *manina sulla testa). Diplomata (chissà come) non ho intenzione di proseguire gli studi. Scusate ma la scuola non fa per me. Tutto ciò che so lo apprendo sgattaiolando da casa o sgattaiolando nel web. Ho fatto le ossa mettendomi nei casini e guarda caso un filosofo diceva che l'uomo chiama i suoi errori "esperienze" (non ricordo chi) però i miei errori mi sono davvero serviti. Quindi... sbagliate! Sbagliate! Finchè siete in tempo.
Come accennavo prima, la cosa che mi riesce meglio è sgattaiolare fuori da casa. Mia madre mi dice sempre che esco pochissimo, ma che quando esco lo faccio per mesi.
Anche mia nonna lo dice sempre: "che devi fare chiusa in casa?! Fà come tua sorella! Esci il sabato e la domenica! Va pure tu in vacanza a Parigi!"
Dovesse saperlo che a Parigi ci sono stata due volte, ed una volta anche da sola... quando ho perso l'aereo per il Messico!
Meglio che me lo tengo per me.
Altra passione: le moto.
Il mio primo, vero, eccitante viaggio hot-road l'ho fatto ad Agosto:
Monaco Montecarlo - Monaco di Baviera.
Ed il mio povero sedere sta piangendo ancora.
Una volta in Germania poi ne ho viste proprio delle belle. Per saperne di più cliccate quì.
E' già la terza volta che vi rifilo questo link hehe!
In fine, e poi vi lascio (promesso), come ho già accennato nell'elenco vicino la prima foto, una delle mie passioni è la fotografia. Sono due anni ormai che mi appassiona anche se ammetto (come in tutto daltronde) che non le dedico il tempo che merita, ed è un peccato visto che tutti (tranne io per adesso) mi han detto che ho del talento, ma che dovrei rimboccarmi le maniche e iniziare a prendere il tutto più seriamente.
Per vedere la mia gallery, cliccate su questo link! (e fatemi sapere ;) )

5 ott 2006

HALLOWEEN

Ciao ragazzi, anche se è prestino per Halloween (notte del 31 Ottobre), mi è sembrato giusto iniziare a scrivere qualcosina da adesso in modo che arriveremo preparatissimi alla notte che, per vari motivi, più porto nel cuore.
Vorrei iniziare con qualche accenno storico, per poi passare alla preparazione delle zucche illuminate (Jack ò Lantern) e finire con le ricette dei dolci ed alcune idee per prepararli:

Halloween od Ognissanti per i cristiani, è il nome di una festa popolare pagana celebrata in America (anche se finalmente sta approdando anno dopo anno in Italia), ma che trova le sue origini in antichissime tradizioni europee.
Nel 2300 a.c. i Celti festeggiavano la fine dell' estate (e dell'anno) chiamata Samhain, il loro capodanno secondo il loro calendario, perchè in gaelico Samhain significa infatti fine dell'estate (Sam + Fuin).
In questa notte era di tradizione spegnere tutti i focolari e le candele per essere riaccesi, poi, da un falò curato dai Druidi a Tlachtga, vicino la collina di Tara.
Nella notte di Samhain la nostra dimensione (quella umana, tangibile) si avvicina alla terza (quella spirituale) ed il velo che le divide (Tir na n'Og) si assottiglia così tanto, che gli esseri di una delle due possono accedere nell' altra.
Proprio per questo motivo i celti lasciavano sulle loro tavole il cibo per i morti che quella notte avrebbero fatto visita ai propri cari rimasti sulla terra.

Il Cristianesimo e la festa di Ognissanti
Il cristanesimo, come già la dominazione romana, tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio.
Papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi, collocandola nel medesimo periodo di Samhain. Nella festa, istituita il 13 maggio 610, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che Gregorio III ne fece coincidere le date. Le popolazioni celtiche comnciarono a non fare più differenza tra le due e già nel 1500 si era quasi del tutto persa la memoria della vecchia tradizione. Si ebbe, inoltre, una recrudescenza di proibizionismo dal 1630 al 1640, quando la chiesa di Roma fece in modo di far sopprimere ogni festa di tipo pagano legata a questa ricorrenza.
Alcuni storici ritengono, inoltre, che il ruolo femminile nella società celtica fosse paritario all'uomo e che nella festa di Samhain le donne fossero protagoniste.
Si ritiene che la concezione della donna come sottomessa all'uomo sia stata introdotta dal cristianesimo o che, quantomeno, questo l'abbia fortemente incentivata. La connotazione femminile dell'antica festa celtica potrebbe essere stato un ulteriore incentivo a voler cancellare il significato originale della festa di Samhain.
Nei paesi di lingua anglosassone la festa divenne Hallowmas (1 novembre) che significa: una messa in onore dei santi; la vigilia divenne All Hallows Eve (31 ottobre) che si trasformò nel nome attuale: Halloween.
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall’idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con se i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. L'usanza è tipicamente americana, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei (l'uso di zucche vuote illuminate è documentato anche in alcune località dell'Emilia Romagna).
Un Jack-o'-lantern è una zucca di cui sono stati asportati la parte sopra e il gambo e tolti la polpa interna e i semi per lasciare l’involucro vuoto. Vengono tagliate via delle porzioni da un lato per ricavare una sagoma, di solito una faccia. È possibile, usando differenti attrezzi per tagli più spessi o più sottili, creare sagome sorprendentemente precise e realistiche. Una fonte di luce, per tradizione una candela, viene inserita nella zucca e la calotta superiore viene rimessa al suo posto (spesso dopo che è stato intagliato nel coperchio una sorta di "camino" per permettere al calore di uscire). La luce illumina la sagoma dall’interno.
Grazie a Wikipedia

Tale oggetto è ereditato dal folklore irlandese e trae origine dalla leggenda di un “Ne'er-do-well” (“non ne combino una giusta”) chiamato Stingy Jack, un fannullone e scommettitore dal brutto caratteraccio, assai dedito all'alcool.
Una sera di Halloween, dopo l'ennesima sbronza, gli apparve il Demonio intenzionato ad impossessarsi della sua anima da peccatore. Jack chiese al Diavolo che gli venisse concesso di bere un ultimo bicchierino. Ottenuto il permesso, si lamentò del fatto che non aveva nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così pregò il Demonio di trasformarsi in una moneta da 6 pence. Avvenuta la mutazione, Jack afferrò la moneta e la mise nel suo portafoglio, avente la caratteristica di una croce ricamata sopra. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte.
La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l'anima dell'uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù.
Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: egli avrebbe cancellato la croce, se lui si fosse impegnato a non tentarlo più. Dopo circa un anno, Jack morì. Al suo bussare alle porte del Paradiso venne risposto che non sarebbe potuto entrare perché aveva condotto una vita dissoluta piena di peccati. Giunto all'Inferno, anche il Diavolo gli negò il permesso di entrare, perché ancora offeso per come era stato raggirato dall'uomo. Tuttavia, il Diavolo donò a Jack un tizzone che gli illuminasse la strada nel limbo oscuro. Jack si ingegnò per far durare più a lungo quella luce e la ripose in una rapa svuotata, ricavandone così una lanterna. Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada.
Da allora Jack fu soprannominato Jack O'Lantern (ma anche Hob O'Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O' The Wisp).
Si sarà notato che nella leggenda si parla di una rapa e non di una zucca. La spiegazione a ciò sta nel fatto che gli irlandesi sbarcati in America non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi.
Grazie a Irlandando.it

Per realizzare la vostra zucca vi consiglio questo sito: Carving Pumpkins (in inglese).
Qui troverete le istruzioni e i consigli per realizzare le vostre zucche personalizzate usando vostre fotografie o qualsiasi altra immagine!
Finito con la zucca, io passerei con piacere ai dolci!

TRICK OR TREAT ?

BISCOTTI DI ZUCCA
INGREDIENTI:
1,6 kg di farina
150 g di fecola
6 tuorli e 2 albumi d’uovo
1,2 kg di zucca
700 g di burro
800 g di zucchero
2 bustine di lievito per dolci

Sbucciate la zucca e lessatela. Poi schiacciatela con una forchetta. Mettete la farina a fontana sul tavolo ed aggiungete tutti gli ingredienti: impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Dopo 20 minuti fate dei bastoncini con l’impasto e sistemateli in una teglia imburrata; spennellateli con gli albumi montati a neve. Mettere in forno a 150° per circa 30 minuti.

CROSTATA DI ZUCCA
INGREDIENTI:
2 tazze di zucca cotta
2 uova sbattute
1 tazza di zucchero di canna
1/2 tazza di panna
1 tazza e 1/2 di latte
1 cucchiaio di brandy
1 cucchiaino di vanillina
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di ginger macinato
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/2 dose di Easy pie crust (Crosta Facile per torte)

Scaldare il forno a 190°. Mescolare insieme zucca e uova, aggiungere lo zucchero, il latte, la panna, il brandy, le varie spezie e lavorare bene tutto insieme. Con l'impasto per la crosta fare un cerchio con cui foderare il fondo e la parete della teglia premendo delicatamente. Stendere l'impasto di zucca a cucchiaiate dentro la crosta di pasta e infornare. Dopo 15 minuti diminuire la temperatura del forno a 160° e cuocere ancora per 20-25 minuti fino a quando la lama di un coltello non uscirà asciutta. Lasciar raffreddare temperatura ambiente. Cospargere la crostata di panna montata prima di servire.

FRITTELLE DI ZUCCA
INGREDIENTI:
(dosi per 4):
3 uova
250 g di farina
150 g di zucchero
500 g di zucca
2 arance
zucchero a velo
sale

Pulire esternamente la zucca, tagliarla ed eliminare semi e filamenti. Tagliarla a fette privandola della buccia. Metterla a lessare in poca acqua salata, poi scolarla e passarla al passatutto. In una pentola unire la polpa e le uova precedentemente sbattute, mescolare e poi aggiungervi la farina setacciata, lo zucchero e la scorza grattugiata delle arance. Amalgamere il tutto, aggiungendo della farina, se necessario, fino ad ottenere un impasto piuttosto sodo. Ricavatene delle polpettine che schiaccerete con il palmo della mano e friggerete in una padella antiaderente appena unta di burro, rigirandole da entrambe le parti. Poggiatele su carta assorbente, spolverizzatele di zucchero a velo e servitele bollenti.

OSSA DI MORTO
INGREDIENTI:
1 kg di fior di farina
1 kg di zucchero
15 grammi di chiodi di garofano

Con la farina, lo zucchero, i chiodi di garofano pestati nel mortaio e con un po' d'acqua, preparare un impasto piuttosto morbido e porlo in una pentola sul fuoco. Rimescolando continuamente con la spatola di legno, continuare la cottura finché l'impasto risulterà ben lavorato e soffice. Ungere le apposite formelle con calchi a foggia di ossa, teschi o animali, depositarvi il composto e lasciarlo riposare per un paio di giorni, quindi sformare i biscotti ormai secchi, bagnarli alla base e deporli su una teglia ben unta. Porre in forno caldo finché nella parte inferiore si depositerà lo zucchero, prendendo un bel colore marrone bruciato. Si mangiano freddi e si conservano per parecchi giorni.

NANI DA GIARDINO

E' ormai dal 1995 che sempre più persone combattono per la Liberazione dei Nani da Giardino. Non è assolutamente uno scherzo. Esistono organizzazioni, sette e club in cui persone semplicissime si travestono da eroi e si intrufolano nei giardini, di notte, per rapire i nanetti e per liberarli in fine nei boschi, il loro habitat naturale. Proprio oggi ho letto la notizia di due ragazze che sono state arrestate perchè hanno tentato di liberarne una ventina, anche se poi alla polizia han detto che lo han fatto per gioco... Mi è venuta voglia di parlarvene perchè ad Altotting ho fotografato un regimento di gnomi, e la Germania, si sà, è la regione più popolata da questi omini. [foto sopra]


Dal Corriere della Sera:

Svizzera, furti di nani da giardino. «Liberati»
Nel canton Friburgo le «missioni» rivendicate da un Fronte per la liberazione dei nanetti. Ritrovati 23 pezzi dalla polizia
FRIBURGO
- In Svizzera i nani da giardino vanno letteralmente a ruba. Nel senso che vengono proprio asportati dai lindi giardini elvetici. Dall'inizio di maggio una sessantina di statuine sono state rubate in varie località della zona meridionale del Cantone Friburgo. Tutti i furti sono stati rivendicati dal Fronte di liberazione dei nani da giardino (Flng). Perchè, anche se qualcuno non ci crederà, ci sono da qualche anno dei veri e propri «movimenti» non soltanto in Svizzera, ma anche in Francia e in Italia, che si organizzano per «liberare» i nani da giardino. Costruendo, da quella che in origine era una semplice questione di gusto (o cattivo gusto), una vera e propria «filosofia» che viene addirittura illustrata in siti dove, debitamente mascherati, gli aderenti si fanno fotografare dopo le proprie «missioni», ovvero i furti di nanetti nei giardini. Lo si vede nel sito del Malag (italiano) e del Flnj francese. Esiste perfino un inno per la liberazione del nanetto.

DENUNCE - Le denunce, in Svizzera, si sono accumulate soprattutto nei distretti di Gruyère, Gláne e Broye. «Altre due sono state inoltrate oggi, concernenti cinque nani di Sorens», ha detto la portavoce della polizia cantonale Francine Zambano, confermando gli articoli pubblicati da vari giornali locali. Una sola denuncia è stata ritirata: riguarda 23 nanetti scomparsi a Porsel e ritrovati a Prez-vers-Siviriez. Al posto delle loro amate figurine, i proprietari hanno ritrovato un breve messaggio firmato dall'Flng in cui si annuncia che «i vostri nani sono tornati in libertà».

Insomma ragazzi, direi che siamo nel pieno della nanomania!
Ma chi sono i nani in realtà? Come tutte le creature (fate, folletti, silfidi etc) i nani hanno alle spalle una storia lunghissima così facendo riferimento a Wikipedia vi riporto un pò il succo di tutte le leggende:

I nani in alcune mitologie sono esseri simili all'uomo ma di piccola taglia. Secondo alcune tradizioni hanno poteri magici, secondo altre no. Sono generalmente caratterizzati dalla predilezione per i luoghi sotterranei e per l' oro.
Nell' antico Egitto era venerato Bes, spirito protettore contro ogni male rappresentato come un paffuto nano deforme che fa smorfie e mostra la lingua. Bes non apparteneva ad una precisa razza come i nani delle mitologie nordiche, spesso paragonabili a elfi o folletti, ma come tutte le divinità egizie era un individuo (se così si può definire un Dio) unico nel suo genere.