L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

31 gen 2009

DIGIUNO TERAPEUTICO: LE MIE CRISI E L'AUTOLISI



Probabilmente chi non mi conosce potrebbe pensare che il mio istinto salutista mi sta trapanando il cervello o che peggio sto scivolando lentamente nel macabro tunnel dell'anoressia. Sta di fatto che dopo una vita di schifezze e abbuffate varie è un miracolo che un tipo come me possa passare ad una decisione così importante e delicata ma forse agli occhi di qualcuno assolutamente drastica.
Il digiuno terapeutico non è altro che un breve periodo in cui finalmente dai una buona disinfettata al corpo sia internamente che esternamente ed io ho letteralmente bisogno di una buona strigliata. Essere diventata vegetariana ha apportato alla mia persona davvero tanti benefici ma purtroppo non avendo un palato schizzinoso questa scelta è stata anche causa di un'alimentazione non proprio salutare: troppi formaggi, troppi alimenti complessi, patatine e schifezze varie. Insomma, che la vecchia e buongustaia Melissa sia arrivata a fare a meno delle cotolette e della frittura di alici è già un grosso passo avanti, ma addirittura farle fare i salti mortali per sostenere una dieta equilibrata a vita... proprio no. Il giorno che sfiorerò anche se lontanamente questa ipotesi mi riscoprirò completamente pazza.
Tornando al digiuno, il mio obiettivo è quello di portare il mio fisico all'autolisi ovvero il processo che scatta quando il corpo, abituato a ricevere alimenti (molto spesso dannosi ed inadeguati), comincia ad attingere dalle riserve accumulate nel tempo liberandole così dalle tossine. Tossine che poi attaccheranno il sangue (soprattutto nel primo giorno) e che saranno la causa scatenante di emicranee e fastidi vari.



Per autolisi si intende il consumo di materia organica che necessariamente
avviene durante il digiuno: "l'’intelligenza somatica" utilizza le cellule
invecchiate, poco vitali, degenerate per nutrire le cellule vitali.
In tal modo il digiuno elimina le strutture organiche patologiche, ringiovanisce i
tessuti e le cellule , rigenera e guarisce l’organismo.

Questi fastidi, a differenza di quelli che pensano che siano la dimostrazione di un'alimentazione errata sono invece la prova che finalmente il corpo sta reagendo bene.
Una volta premesso questo, credo che documenterò le mie giornate sul blog così da monitorare i vari passaggi. Naturalmente per digiuno non si intende cibarsi di aria. Non bisogna dimenticarsi di bere tanto e di sostenere il corpo con tisane (assolutamente non bere thè e caffè).
Vi lascio con una rassegna stampa molto interessante pubblicata su Digiuno.it e ci aggiorniamo appena inizio con il digiuno. =)
Baci baci

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