L'acero indossa una sciarpa più gaia, E la campagna una gonna scarlatta. Ed anch'io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.

-Emily Dickinson-

8 nov 2007

LA CASA DELLE BAMBOLE

Camera mia è un disastro. Sul pavimento ci sono pezzi di cartone, polistirolo, legno e pietra il tutto accompagnato da un leggero strato di polvere.
Chi mi segue da un pò avrà capito che sono la ragazza dalle 1000 manie e quella più recente, che mi accompagna da qualche settimana, è quella della costruzione di una Doll's House, la famosa, cara e vecchia casa delle bambole.
Informatami un pò quà e la su siti di mezzo mondo, ho scoperto un marchio di modellismo che vende kit di montaggio per Doll's House veramente molto carini: la Artesania Latina.
Ma facciamo un passo indietro per andare avanti! Eccovi un sunto della storia delle Doll's House.

Sunto tratto dal sito ADMI
AssociazioneDollshouseMiniatureItaliane

L'arte della riproduzione in miniatura, già presente occasionalmente ai tempi degli antichi greci e romani, ha il suo vero e proprio inizio a metà del XVI secolo, nel nord-Europa, precisamente in Germania. Grazie alla presenza di illustri ed abilissimi artigiani, Norimberga diventa il fulcro di una passione - da parte delle classi nobili e borghesi - per la ricostruzione di case ed interni in miniatura, in cui riflettere stile di vita e status sociale, riproducendo l'arredamento e l'oggettistica (argenti, porcellane, dipinti…).
Le case di bambola oggi si chiamano "Dolls' house" o "Puppenhaus", in tedesco, per indicare ogni tipo di casa in miniatura, ma prima del XIX secolo erano denominate "Baby house", termine con il quale si designava qualcosa di minuscolo.
Nascevano inizialmente (almeno in Germania) come giocattoli educativi per insegnare alle figlie di famiglie facoltose il difficile compito della padrona di casa; in seguito (nel 1800) al gioco delle bambine vennero destinate singole stanzette adibite a cucina, o anche a negozio, in scala generalmente più grande, dove particolare attenzione era dedicata agli oggetti più che alla struttura. In Olanda, invece, le case in miniatura diventarono subito un passatempo comune tra le mogli dei ricchi mercanti, le quali amavano ricreare il più fedelmente possibile gli interni delle loro stesse case, commissionando agli artigiani la riproduzione di mobilio e suppellettili di ottima fattura; oggi queste case, che rispecchiano lo stile di vita dell'epoca di fabbricazione, costituiscono documenti indispensabili per la conoscenza della storia sociale dei secoli scorsi.
In alternativa alla casa in miniatura, che spesso occupava troppo spazio negli appartamenti, si privilegiò la costruzione di stanze (in particolare cucine) e negozi in miniatura, con evidente intento istruttivo. Nel corso dell' 8-900 si producono case con materiali e oggetti meno raffinati e preziosi, in fogli di metallo litografati, in cartone, in seguito in plastica, come la casa della Playmobil. Gli adulti, invece, scoprono nella metà del 1900 il recupero delle case in miniatura di epoche passate e più recenti, che diventano ambìti oggetti da collezione.
Tornando a noi, ho conosciuto una ragazza che vende kit Artesania sul portale di E-bay, tra cui il modello Marbella, che ho comprato io, con prezzi che variano dai130€ fino a 400€ di valore. Il prezzo varia sia in base al modello e sia se si decide di acquistare la casa in kit da montare, già montata o addirittura montata ed elettrificata. Naturalmente io ho acquistato quella al prezzo più accesibile per le mie tasche con il risultato che adesso mi trovo questo casino di tegole, porte, finestre e pietre varie sul pavimento e che non so da che parte cominciare. Mi sono anche accorta che mi toccherà dipingere le facciate della casa, ed io che ero convinta che fosse una casetta di facile assemblaggio, quattro colpi di martello e via! Sigh.....
Il primo passo da fare è quello della verniciatura delle tavole di MDF (Medium Density Fibreboard) una sorta di compensato ultraresistente (e ultrapesante). Benchè nelle istruzioni, si richiede una vernice per legno di colore bianco, credo che opterò per il glicine, colore che accompagnato al legno fà la sua gran bella figura. Forse aggiungerò anche della sabbia così che la parete risulti porosa e più naturale.
Vabbè, adesso vi posto la foto della casa ultimata ma chissà se riuscirò ad avere questo risultato... Mah!

1 commenti:

Lord Crios ha detto...

Se non hai la sabbia colorata, ad Averssa c'è quel negozio di modellismo, Lu.Ma., li di sicuro la trovi, e anche il ghiaietto.